La momentanea verità assoluta (ovunque e quandunque)

Tanto va la zampa al lardo che ci lascia il gattino.

martedì 22 aprile 2008

ZIO VANIA

Tu dai tutte le colpe alle tue convinzioi di una volta..
Ma la colpa non è loro, è tua.
Dimentichi che una convinzione di per se non è niente, è lettera morta...
Quel che occorre è fare.

lunedì 21 aprile 2008

qualcosa è cambiato

E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure..
qualcosa è cambiato.
ora è ufficialmente MALINCONIA
speriamo lasci velocemente il posto al mio buon vecchio dolce oblio

giovedì 17 aprile 2008

Melanconia




« Melanconia lo volle a sé devoto »


La melanconia (o melancolia) a differenza della malinconia, non è una lieve forma di depressione, bensì uno stato d'animo.

Melanconia deriva dal latino melancholia che a sua volta trae origine dal greco: mélas che significa nero e cholé che significa bile, quindi "bile nera".

La melanconia è un "umore nero" non nel senso moderno di rabbia o stizza, ma più intesa come un dolce oblio, una leggera venatura di tristezza che pervade il carattere, rendendolo profondo ed orientato alla pace ed all'introspezione. Ancora oggi riconosciamo agli artisti un carattere prevalentemente melanconico, proprio per questo capace di cogliere gli aspetti della vita che sfuggono ai più audaci ed irruenti.

In questi giorni sono densa di melanconia, e fondamentalmente è bello, strano ma vivido.

domenica 6 aprile 2008

apollineo e dionisiaco


Sono estremamente felice

mercoledì 2 aprile 2008

Insonne vomitata notturna

riflettevo.
Lo faccio spesso, ma senza riflesso.
Ora voglio riflettere, non dico facendovi specchiare, ma almeno specchiandomi.

Per quanto le seghe mentali facciano venire i calli al nostro cervello, in Questo Posto è concesso solo il realismo, in quanto presa di coscienza della realtà.
E "questo posto" non vuol tanto avere una patetica e qualunquista posizione metafisica, in cui la trattazione dell'essenza della realtà è collocata dopo (in greco "meta") quella della natura (che è la fisica). Il prefisso "meta" assume poi il significato di "al di là, sopra, oltre". No no, lungi da me, in questo caso VOGLIO una connotazione decisamente Fisica.
Fisico è il luogo in cui vivo, questo minimonolocale, ma soprattutto, fisico e reale, è il mitico terrazzino da cui sto scrivendo,"il posto", luogo di vuoto e creazione.
Da qui mi sento onnipotente, fortunata, e so che lo sono:
non ho grosse responsabilità(famiglia/lavoropermantenermi), faccio quello che mi piace, alimento le mie passioni, conosco persone del cazzo ma ho anche amici meravigliosi senza i quali tutto questo non avrebbe senso, ho una famiglia, che per quanto precaria c'è; ma del resto non c'è nulla che non sia precario oggi, non esistono contratti a tempo indeterminato, persino la vita stessa non lo è.
Certo c'è la sofferenza, ognuno ha le sue croci, e grazie a dio(o chi per esso) ognuno le ha e sente questo grave. Certo nessuno verrà mai a porgerci in dono un miracoloso cerotto che allevia ogni nostro dolore, ognuno si gratta le proprie ferite, e le più profonde lasciano una cicatrice, ma quell'indelebile "tatuaggio" è parte di noi, e significa qualcosa; come per i vecchi le rughe, ricordo di sorrisi o sintomo di sofferenze. Noi siamo il prodotto del nostro passato, altrimenti saremmo diversi, meglio o peggio forse, ma non così. Ma è così che siamo, possiamo cambiare ma non rimediare, tanto vale prendere atto della nostra storia. Prenderne atto e guardare, non dico al futuro(troppo impegnativo) ma all'Oggi, al reale, alla contemporaneità.
Ma forse è solo l'insonnia che mi fa parlare, o più semplicemente è l'unico vero attimo di lucidità.
Fatto sta che è per questo che ho un blog, non certo per il mio amore per la tecnologia, ma per vomitare pensieri. E un blog, il mio, non necessariamente si deve alimentare di commenti (certo sono più che graditi, sai, la democrazia..), ma mi autoalimento, ingorda di fugaci attimi.

Grazie per l'attenzione, chiunque legga; sia le teste di cazzo che gli amici veri, che se si sentono tali, spero abbiano carpito la citazione/ringraziamento di cui sopra.

Gi/Jo

P.S. ascoltando i Notturni di F.Chopin, De Andrè e alcune canzoni forse emotivamente troppo sbagliate

No One But You (only The Good Die Young)

No One But You (only The Good Die Young)

Queen





A hand above the water
An angel's reaching for the sky
Is it raining in Heaven -
Do you want us to cry ?

And everywhere the broken-hearted
On every lonely avenue
No-one could reach them
No-one but you

One by one
Only the Good die young
They're only flying too close to the sun
And life goes on -
Without you...

Another tricky situation
I get to drowning in the Blues
And I find myself thinking
Well - what would you do ?

Yes! - it was such an operation
Forever paying every due
Hell, you made a sensation
(sensation)
You found a way through - and
(You found a way through)

One by one
Only the Good die young
They're only flying too close to the sun
We'll remember -
Forever...

And now the party must be over
I guess we'll never understand
The sense of your leaving
Was it the way it was planned ?

And so we grace another table
And raise our glasses one more time
There's a face at the window
And I ain't never, never saying goodbye...

One by one
Only the Good die young
They're only flying too close to the sun
Crying for nothing
Crying for no-one
No-one but you