La momentanea verità assoluta (ovunque e quandunque)

Tanto va la zampa al lardo che ci lascia il gattino.

mercoledì 1 ottobre 2008

Cogitando

La vita non è un aereoporto. Vanno e vengono. Magari. Il reale ha molte più implicazioni psico-socio-pedagogiche..vai vai vai e vai e vai. Ma perchè Mina ha cantato una canzone per la sigla di una opera sapone italiana? Aboliamo le soap opera, sono troppo edulcorate e melense. Sono pleonastica, non va bene, ma non è colpa mia. A volte basterebbe una parola sola. Una, ma spesso non si è in grado si coniarla. Mi aiuti? un filo s'addipana, eddovevvai? Se la casa dei doganieri fosse in piazzale Susa, con me scenderei milioni di scalini..Il varco è qui? Non so, ma io ho comprato un paio di scarpe da drammaturgo/regista , e questo mi basta. Non so più a cosa pensare, non so più a chi pensare, e non so se sia lecito pensare a questo solingo amore. Bussano, sei tu? Sarebbe bello fossi tu. Ed io non so chi va e chi resta.

domenica 7 settembre 2008

Garagedipannamontata autunno/inverno

Eccociiiiiiiiiii...
si innaugura la stagione post(..eh?...sottile eh..?)estiva dell'amatissimo gettonato morto e risorto blog più blog del net(wc)

ora vado tre giorni in slovenia(uso privatistico del mezzo pubblico(non slovenia(cretini...))), ma ciò non giustifica i miei mesi di latitanza..
riassumerò tutto riportandovi il mio oroscopo dell'Internazionale:

Acquario (20 gennaio - 18 febbraio)
"Che avete fatto quest'estate?", ho chiesto ai miei lettori dell'Acquario. "Non ho costruito neanche un castello di sabbia", mi ha scritto Giovanna da Brescia. "Non mi sono innamorata. Non ho festeggiato la luna piena. Non ho corso su un prato. Non ho assaggiato il caprifoglio. Però ho lavorato sodo al libro che sto scrivendo. Ho cominciato a mangiare in modo più sano. Ho tenuto la mia casa pulita e in ordine. Ho guardato meno tv". Scommetto che negli ultimi mesi molti di voi Acquari avete fatto come la Gio: siete stati più bravi a perseguire obiettivi concreti che a cercare il divertimento. Non è un problema, ma nelle settimane precedenti all'equinozio potrai rimediare a questo squilibrio. Ti consiglio di cercare quello che ti è mancato.

a presto
vado a cercare quello che mi è mancato
(turismo sessuale)

lunedì 16 giugno 2008

La mia mostra

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA

olio su tavola”

MOSTRA DEL CORSO PITTURA PER ALTRI

PROF. G.DI MATTEO

aula 3

A CURA DI FAVOROSO GIOVANNA


Pittura “per altri”(o degli altri..), ovvero i diversamente pittori.

Olio su tavola, dove l'extravergine a cena diventa opera d'arte.

Magritte sotto il dipinto di una pipa scriveva “ceci n'est pas une pipe”.

È il sottile gioco dei non sensi, di cui l'arte ed il quotidiano sono pervasi. In un'accademia si presuppone che l'olio su tavola sia la tecnica fondante della pittura. Nulla da eccepire, se non fosse per il fatto che questo corso è definito “pittura per altri”. Scevra da ogni velleità provocatoria, questa mostra intende svelare come gli artisti che espongono, arrogandosi il diritto di essere degnamente “altri”, vogliano semplicemente operare una variazione sul tema “olio su tavola”, la dove la tavola è la base dell'olio. Vediamo dunque i cani di Hyun fare da guardia alla pazzia della Camerino, mentre Fossati affonda il dito nella piaga e Carvelli risale alle origini, immortalato dal negativo di Porro. Nel frattempo la gesha di Bordonaro si fa Cibo, con la tavola della Vendramin, pasteggiando a sfoglie di pelle made in Lombardi.

Niente da aggiungere ne da capire, si tratta pur sempre di basi e fondamenta su cui edificare Arte, che sia per noi, o per altri. Dunque nulla di nuovo, potrebbero obiettare i Soliti con gli occhiali arrampicati su un naso sotto cui aleggia una certa brezza di istituzionale superbia.

No, nulla di nuovo.Del resto, la novità è una piccola emozione, vogliamo ridurre l'arte a questo?


Favoroso Giovanna


Artisti in mostra:

OH JUNG HYUN, “cani da guardia”, filo di ferro; scultura II anno

ALICE VENDRAMIN, “la tavola”, gas beton, gesso, acrilici, olive; scultura II anno

EUGENIO CARVELLI, “origini”, ramo secco, oliva; grafica III anno

ANTONIO BORDONARO, “gesha morsicata”, gesso, plastica, bacchette; scultura II anno

PAOLA LOMBARDI, “sfoglie di pelle sott'olio”, lattice, acrilici, olio; scultura II anno

ALBERTO PORRO, “negativo su tavola”, pellicola, tavola; grafica III anno

CLARA CAMERINO, “ritratto di savio”, rete, gesso; scultura I anno

FRANCESCO FOSSATI, “scultura condita e unghie sporche”, gesso, creta; pittura I anno

martedì 3 giugno 2008

il punto

siamo alla frutta
marcia

giovedì 22 maggio 2008

SOGNANDO

Sogno
nell'insonnia
perchè a dormire,
sono capaci tutti..

Sogno un ridicolo idiota
a cavallo di una rosa gialla
che mi dica parole
che aspetto da una vita.

Sogno fiabeschi paesaggi
che quella fattona egoista
di Madre Natura
non ha ancora saputo regalarmi.

Sogno atmosfere leggere
con blasfemi angeli
che mi levino questa pesante
zavorra di razionalità.

Sogno infinite luci
che si spengano e accendano
assecondando
il mio sistema limbico.

Sogno sarti cinesi
che mi confezionino
momenti
di felicità su misura.

Sogno finestre
senza tapparelle,
occhi che rimangano sempre aperti
sulla mia insonnia.

Sogno che sognare
sia per una volta
un investimento utile
per la mia contingente vita.

Sogno un otto orizzontale, che per me sia infinito

mercoledì 21 maggio 2008

Non è questo, per niente...

Il canto dell’amore di J. Alfred Prufrock

S’io credesse che mia risposta fosse
A persona che mai tornasse al mondo,
Questa fiamma staria senza più scosse.
Ma perciocché giammai di questa fondo
Non tornò vivo alcun, s’i’ odo il vero,
Senza tema d’infamia ti rispondo.

I

Allora andiamo, tu ed io,
Quando la sera si stende contro il cielo
Come un paziente eterizzato disteso su una tavola;
Andiamo, per certe strade semideserte,
Mormoranti ricoveri
Di notti senza riposo in alberghi di passo a poco prezzo
E ristoranti pieni di segatura e gusci d’ostriche;
Strade che si succedono come un tedioso argomento
Con l’insidioso proposito
Di condurti a domande che opprimono…
Oh, non chiedere « Cosa? »
Andiamo a fare la nostra visita.

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

La nebbia gialla che strofina la schiena contro i vetri,
Il fumo giallo che strofina il suo muso contro i vetri
Lambì con la sua lingua gli angoli della sera,
Indugiò sulle pozze stagnanti negli scoli,
Lasciò che gli cadesse sulla schiena la fuliggine che cade dai camini,
Scivolò sul terrazzo, spiccò un balzo improvviso,
E vedendo che era una soffice sera d’ottobre
S’arricciolò attorno alla casa, e si assopì.

E di sicuro ci sarà tempo
Per il fumo giallo che scivola lungo la strada
Strofinando la schiena contro i vetri;
Ci sarà tempo, ci sarà tempo
Per prepararti una faccia per incontrare le facce che incontri;
Ci sarà tempo per uccidere e creare,
E tempo per tutte le opere e i giorni delle mani
Che sollevano e lasciano cadere una domanda sul tuo piatto;
Tempo per te e tempo per me,
E tempo anche per cento indecisioni,
E per cento visioni e revisioni,
Prima di prendere un tè col pane abbrustolito

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

E di sicuro ci sarà tempo
Di chiedere, « Posso osare? » e, « Posso osare? »
Tempo di volgere il capo e scendere la scala,
Con una zona calva in mezzo ai miei capelli -
(Diranno: « Come diventano radi i suoi capelli! »)
Con il mio abito per la mattina, con il colletto solido che arriva fino al mento, Con la cravatta ricca e modesta, ma asseríta da un semplice spillo -
(Diranno: « Come gli son diventate sottili le gambe e le braccia! »)
Oserò
Turbare l’universo?
In un attimo solo c’è tempo
Per decisioni e revisioni che un attimo solo invertirà

Perché già tutte le ho conosciute, conosciute tutte: -
Ho conosciuto le sere, le mattine, i pomeriggi,
Ho misurato la mia vita con cucchiaini da caffè;
Conosco le voci che muoiono con un morente declino
Sotto la musica giunta da una stanza più lontana.
Così, come potrei rischiare?
E ho conosciuto tutti gli occhi, conosciuti tutti -
Gli occhi che ti fissano in una frase formulata,
E quando sono formulato, appuntato a uno spillo,
Quando sono trafitto da uno spillo e mi dibatto sul muro
Come potrei allora cominciare
A sputar fuori tutti i mozziconi dei miei giorni e delle mie abitudini? .
Come potrei rischiare?
E ho già conosciuto le braccia, conosciute tutte -
Le braccia ingioiellate e bianche e nude
(Ma alla luce di una lampada avvilite da una leggera peluria bruna!)
E’ il profumo che viene da un vestito
Che mi fa divagare a questo modo?
Braccia appoggiate a un tavolo, o avvolte in uno scialle.
Potrei rischiare, allora?-
Come potrei cominciare?

. . . . . . . . . . . .

Direi, ho camminato al crepuscolo per strade strette
Ed ho osservato il fumo che sale dalle pipe
D’uomini solitari in maniche di camicia affacciati alle finestre?…

Avrei potuto essere un paio di ruvidi artigli
Che corrono sul fondo di mari silenziosi

. . . . . . . . . . . . .

E il pomeriggio, la sera, dorme così tranquillamente!
Lisciata da lunghe dita,
Addormentata… stanca… o gioca a fare la malata,
Sdraiata sul pavimento, qui fra te e me.
Potrei, dopo il tè e le paste e i gelati,
Aver la forza di forzare il momento alla sua crisi?
Ma sebbene abbia pianto e digiunato, pianto e pregato,

Sebbene abbia visto il mio capo (che comincia un po’ a perdere i capelli)
Portato su un vassoio,
lo non sono un profeta - e non ha molta importanza;
Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l’eterno Lacchè reggere il mio soprabito ghignando,
E a farla breve, ne ho avuto paura.

E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Dopo le tazze, la marmellata e il tè,
E fra la porcellana e qualche chiacchiera
Fra te e me, ne sarebbe valsa la pena
D’affrontare il problema sorridendo,
Di comprimere tutto l’universo in una palla
E di farlo rotolare verso una domanda che opprime,
Di dire: « lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dirvi tutto, vi dirò tutto » -
Se una, mettendole un cuscino accanto al capo,
Dicesse: « Non è per niente questo che volevo dire.
Non è questo, per niente. »
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Ne sarebbe valsa la pena,
Dopo i tramonti e i cortili e le strade spruzzate di pioggia,
Dopo i romanzi, dopo le tazze da tè, dopo le gonne strascicate sul pavimento
E questo, e tante altre cose? -
E’ impossibile dire ciò che intendo!
Ma come se una lanterna magica proiettasse il disegno dei nervi su uno schermo:
Ne sarebbe valsa la pena
Se una, accomodandosi un cuscino o togliendosi uno scialle,
E volgendosi verso la finestra, dicesse:
« Non è per niente questo,
Non è per niente questo che volevo dire. »

. . . . . . . . . . .

No! lo non sono il Principe Amleto, né ero destinato ad esserlo;
Io sono un cortigiano, sono uno
Utile forse a ingrossare un corteo, a dar l’avvio a una scena o due,
Ad avvisare il principe; uno strumento facile, di certo,
Deferente, felice di mostrarsi utile,
Prudente, cauto, meticoloso;
Pieno di nobili sentenze, ma un po’ ottuso;
Talvolta, in verità, quasi ridicolo -
E quasi, a volte, il Buffone.

Divento vecchio… divento vecchio…
Porterò i pantaloni arrotolati in fondo.

Dividerò i miei capelli sulla nuca? Avrò il coraggio di mangiare una pesca?
Porterò pantaloni di flanella bianca, e camminerò sulla spiaggia.
Ho udito le sirene cantare l’una all’altra.

Non credo che canteranno per me.

Le ho viste al largo cavalcare l’onde
Pettinare la candida chioma dell’onde risospinte:
Quando il vento rigonfia l’acqua bianca e nera.

Ci siamo troppo attardati nelle camere del mare
Con le figlie del mare incoronate d’alghe rosse e brune
Finché le voci umane ci svegliano, e anneghiamo.

Thomas Stearns Eliot


lunedì 12 maggio 2008

Lo è lo è

eh si...aggiorniamo, amici miei!
torno da Monologhiamo... 80 "attori" che monologano nel parco di una villa a dir poco magica, e poi fino a notte con buona musica e vino in una cornice spettacolare... ed ho pure ballato, si si, quando il Duende c'è, non si può nulla miei cari.
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni..
Nonostante melanconia imperante sono delle belle giornate, con nuove (in realtà non poi così nuove) consapevolezze, nuovi inaspettati inattesi amici, bottiglie di vino pregiato che con chiavi di macchina in un parcheggio non si aprono, e con pastasciutte stranamente insipide che vogliono essere mangiate sul mio terrazzo... eh si, lo è lo è...

"Amore m'aiutò a cercarlo. Io non sono pilota ma se tu fossi lontana, quanto la più deserta spiaggia del più lontano mare, io mi spingerei là, sopra una nave, per una merce tanto preziosa"..
Era Romeo nel giardino dei Capuleti miei cari... Ma non è che passeresti anche dal mio balcone, caro "Romeo"?

venerdì 2 maggio 2008

Nuda ma con il cravattino

Eh si, cara la mia commentatrice Natascia,
tu mi conosci, e sai, per come sto ora, che potrei benissimo creare un altro blog, ad uso e consumo di altre menti...
Ma tant'è, la mia labile psiche è facile banderuola.. ora sventola per ciò che tu sai, ma domani il vento potrebbe cambiare..ma le idee sono sempre quelle, poche ma in compenso fisse.
Oggi sono stata a Torino, splendida città, al museo del cinema con i mie cari amici Ivan e Ico, veramente un ottimo museo con geniali intuizioni ed un allestimento che merita di essere visto, inutile dire che ci abbiamo passato più di 4 ore..
Ma il mio pensiero è sempre là, e ogni giorno di più: il Teatro.
Morbosa malata e totalizzante passione che ormai è un amore, e ti senti inutile se non fai all'amore. E ti senti frustrato nel non frequentare quanto vorresti il Teatro, nel non essere Teatro.
Ma è così, come stasera un'amico mi ha detto, non devo essere impaziente nè troppo intollerante, ergo diamo tempo al tempo, visto che pure dai "professionisti", a quanto mi è stato detto, non si può pretendere più di tanto.
Aspetto
Godot e parenti
a presto
la solita Gio

martedì 22 aprile 2008

ZIO VANIA

Tu dai tutte le colpe alle tue convinzioi di una volta..
Ma la colpa non è loro, è tua.
Dimentichi che una convinzione di per se non è niente, è lettera morta...
Quel che occorre è fare.

lunedì 21 aprile 2008

qualcosa è cambiato

E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure..
qualcosa è cambiato.
ora è ufficialmente MALINCONIA
speriamo lasci velocemente il posto al mio buon vecchio dolce oblio

giovedì 17 aprile 2008

Melanconia




« Melanconia lo volle a sé devoto »


La melanconia (o melancolia) a differenza della malinconia, non è una lieve forma di depressione, bensì uno stato d'animo.

Melanconia deriva dal latino melancholia che a sua volta trae origine dal greco: mélas che significa nero e cholé che significa bile, quindi "bile nera".

La melanconia è un "umore nero" non nel senso moderno di rabbia o stizza, ma più intesa come un dolce oblio, una leggera venatura di tristezza che pervade il carattere, rendendolo profondo ed orientato alla pace ed all'introspezione. Ancora oggi riconosciamo agli artisti un carattere prevalentemente melanconico, proprio per questo capace di cogliere gli aspetti della vita che sfuggono ai più audaci ed irruenti.

In questi giorni sono densa di melanconia, e fondamentalmente è bello, strano ma vivido.

domenica 6 aprile 2008

apollineo e dionisiaco


Sono estremamente felice

mercoledì 2 aprile 2008

Insonne vomitata notturna

riflettevo.
Lo faccio spesso, ma senza riflesso.
Ora voglio riflettere, non dico facendovi specchiare, ma almeno specchiandomi.

Per quanto le seghe mentali facciano venire i calli al nostro cervello, in Questo Posto è concesso solo il realismo, in quanto presa di coscienza della realtà.
E "questo posto" non vuol tanto avere una patetica e qualunquista posizione metafisica, in cui la trattazione dell'essenza della realtà è collocata dopo (in greco "meta") quella della natura (che è la fisica). Il prefisso "meta" assume poi il significato di "al di là, sopra, oltre". No no, lungi da me, in questo caso VOGLIO una connotazione decisamente Fisica.
Fisico è il luogo in cui vivo, questo minimonolocale, ma soprattutto, fisico e reale, è il mitico terrazzino da cui sto scrivendo,"il posto", luogo di vuoto e creazione.
Da qui mi sento onnipotente, fortunata, e so che lo sono:
non ho grosse responsabilità(famiglia/lavoropermantenermi), faccio quello che mi piace, alimento le mie passioni, conosco persone del cazzo ma ho anche amici meravigliosi senza i quali tutto questo non avrebbe senso, ho una famiglia, che per quanto precaria c'è; ma del resto non c'è nulla che non sia precario oggi, non esistono contratti a tempo indeterminato, persino la vita stessa non lo è.
Certo c'è la sofferenza, ognuno ha le sue croci, e grazie a dio(o chi per esso) ognuno le ha e sente questo grave. Certo nessuno verrà mai a porgerci in dono un miracoloso cerotto che allevia ogni nostro dolore, ognuno si gratta le proprie ferite, e le più profonde lasciano una cicatrice, ma quell'indelebile "tatuaggio" è parte di noi, e significa qualcosa; come per i vecchi le rughe, ricordo di sorrisi o sintomo di sofferenze. Noi siamo il prodotto del nostro passato, altrimenti saremmo diversi, meglio o peggio forse, ma non così. Ma è così che siamo, possiamo cambiare ma non rimediare, tanto vale prendere atto della nostra storia. Prenderne atto e guardare, non dico al futuro(troppo impegnativo) ma all'Oggi, al reale, alla contemporaneità.
Ma forse è solo l'insonnia che mi fa parlare, o più semplicemente è l'unico vero attimo di lucidità.
Fatto sta che è per questo che ho un blog, non certo per il mio amore per la tecnologia, ma per vomitare pensieri. E un blog, il mio, non necessariamente si deve alimentare di commenti (certo sono più che graditi, sai, la democrazia..), ma mi autoalimento, ingorda di fugaci attimi.

Grazie per l'attenzione, chiunque legga; sia le teste di cazzo che gli amici veri, che se si sentono tali, spero abbiano carpito la citazione/ringraziamento di cui sopra.

Gi/Jo

P.S. ascoltando i Notturni di F.Chopin, De Andrè e alcune canzoni forse emotivamente troppo sbagliate

No One But You (only The Good Die Young)

No One But You (only The Good Die Young)

Queen





A hand above the water
An angel's reaching for the sky
Is it raining in Heaven -
Do you want us to cry ?

And everywhere the broken-hearted
On every lonely avenue
No-one could reach them
No-one but you

One by one
Only the Good die young
They're only flying too close to the sun
And life goes on -
Without you...

Another tricky situation
I get to drowning in the Blues
And I find myself thinking
Well - what would you do ?

Yes! - it was such an operation
Forever paying every due
Hell, you made a sensation
(sensation)
You found a way through - and
(You found a way through)

One by one
Only the Good die young
They're only flying too close to the sun
We'll remember -
Forever...

And now the party must be over
I guess we'll never understand
The sense of your leaving
Was it the way it was planned ?

And so we grace another table
And raise our glasses one more time
There's a face at the window
And I ain't never, never saying goodbye...

One by one
Only the Good die young
They're only flying too close to the sun
Crying for nothing
Crying for no-one
No-one but you

domenica 30 marzo 2008

Aggiornamento interattivo

Facciamo un allegro gioco.
Aggiornate voi il blog con i vostri sicuramente interessanti commenti.

Mi avete chiesto di aggiornare il blog?
blog aggiornato

giovedì 27 marzo 2008

BUON COMPLEANNO MILLY


Non è giusto,
non lo è mai stato per nessuno,
ma soprattutto non è giusto per te.
Sempre con noi,
buon compleanno


lunedì 24 marzo 2008

Il natale quando arriva arriva

Mah..
già mi disturba il fatto che io debba lavorare 852 ore al giorno, "Pasqua" compresa.. Ma se però, per guadagnare due EURI devo pure mettere le catene e guidare con le ciaspole, eh no... eh no!

vabbè, andrò a sgozzare un capretto..tanto si conserva..

sabato 22 marzo 2008

ma che giorno è?

Oh....ciao!
sono tornata solo ora da padova, quindi non ho potuto postare prima..
non che abbia avuto bisogno di due giorni di decompressione/recupero/reinserimentonellasocietà..
sono stati due giorni,48ore,di viaggio bus/trenoperso/stazione/trenogiusto/trenocon2pazze/trenoconvecchia/stazione/
bus/ascensore/macchina....................macchina.
Ecco, in questo largo periodo di viaggio mi ero pregustata il post-commento sulla seratona quantomeno anomala(roba da alba-tramonto) a padova...invece Mauro mi ha preceduto sul suo sminchiatissimo blog.
mauro sarai anche piccolo ma, cazzo sei veloce!
Giunti a questo punto mi sembra essere fuori luogo sia parlare dei costumi della gallia sia fare un altro elenco non puntato di pillole della serata..
ergo, vi rimando al cugino blog dell'amico mauro www.vigor83.splinder.com, è tutto in "cerchi alla testa"..

mi permetto di aggiungere due delle più barocche perle della serata, che zio mauri ha omesso..

Mauro si avvicina al cestino per gettare il bicchiere di Spritz vuoto
M.(femmina, la M.con poche tette): Mauro, sei sicuro di riuscire a saltare a canestro?

................da qui in poi splatter.......
se siete oxfordiani, sensibili al mal costume, o dei minorenni seri, non leggete avante.

G.: Mauro, ma non hai amici stalloni con cui posso accoppiarmi a caso?
M.(uomo, l'M. con poche gambe):Ma ci sono iooo....
G.:si ma io ho chiesto uno stallone, non un mini-pony
M.:e io vorrei una figa, non un gran canyon..

Ecco, il mio simpatico siparietto è finito per ora... vado a fare delle meravigliosamente stratosferiche e corroboranti scenografie.

a prestooooo

p.s. à bbelli...è inutile che mi diciate quanto sia meraviglioso/tremendo questo blog, A VOCE.
il principio è che se lo visitate e vi piace/disgusta...DOVETE LASCIARE UN COMMENTOO!

martedì 18 marzo 2008

E non c'è niente da capire

Ci sono dei nomi pessimi con bellissime canzoni a loro dedicate.
Dopo una modesta ricerca, ho una canzone anche per Giovanna..
Però non è che sia proprio l'apoteosi della giovannitudine.. insomma, non è Alice che si fa il wiskey distillando fiori, o Marianna aggrappata ad un paradiso di stagnola, o Marta che è morta..

Niente da capire
Francesco de Gregori

Le stelle sono tante, milioni di milioni,
la luce dei lampioni si confonde con la strada lucida.
Seduto o non seduto, faccio sempre la mia parte,
con l'anima in riserva e il cuore che non parte.
Però Giovanna io me la ricordo ma è un ricordo che vale dieci lire.
E non c'è niente da capire.
Mia moglie ha molti uomini,
ognuno è una scommessa perduta ogni mattina nello specchio del caffè.
Io amo le sue rughe ma lei non lo capisce,
ha un cuore da fornaio e forse mi tradisce,
però Giovanna è stata la migliore,
faceva dei giochetti da impazzire.
E non c'è niente da capire.
Se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve,
che freddo amore mio, pensaci bene a far l'amore.
È giusto quel che dici ma i tuoi calci fanno male,
io non ti invidio niente,
non ho niente di speciale.
Ma se i tuoi occhi fossero ciliege io non ci troverei niente da dire.
E non c'è niente da capire.
È troppo tempo amore che noi giochiamo a scacchi,
mi dicono che stai vincendo e ridono
da matti, ma io non lo sapevo che era una partita,
posso dartela vinta e tenermi la mia vita.
Però se un giorno tornerai da queste parti,
riportami i miei occhi e il tuo fucile.
E non c'è niente da capire.

Mi aiutate, per favore, a trovare una canzone che dia dignità al mio nome, non avendone una io(di dignità..s'intende..).

aspetto..

lunedì 17 marzo 2008

FlashArt


Avevo solo pochi mesi, ma ero già una persona meravigliosa.
E questa è solo un'ennesima prova per i pochi scettici che non l'hanno ancora capito.
Che classe

domenica 16 marzo 2008

Gloomy Sunday

Eh si, proprio un'oscura domenica, come diceva Bjork (nonostante M.B.)
La domenica non mi è mai piaciuta, forse perchè si infila arrogantemente tra il sabato sera ed il lunedì mattina, assai più gravidi.
Odio la domenica, soprattutto il pomeriggio, perchè è il momento dei fidanzatini, e la cosa è dannatamente nauseante. Ovunque tu ti aggiri, fosse anche nella più torbida discarica, c'è una panchina, e su di essa due stronzi che fanno i "picci-picci", ma suicidatevi con il gas esilarante oppure affittatevi una stanza per accoppiarvi, e non ci scartavetrate più i maroni, eccheccazzo.
Ma questa domenica pomeriggio è stata diversa.
Forse perchè sfocia da un sabato sera assai allegro, in cui strana gente citava pietre miliari del cinema impegnato come "babe maialino coraggioso 2", circondata da parole a caso e ammiccamenti con chitarristi vari, il tutto annaffiato da buona birra e da baristi/e vogliosi/e. Alcuni fortunati hanno concluso la serata con del sano sesso settimanale(coff coff), altri, come me, sono tornati a casa e sono andati a letto con simpatici incubi in cui viene annunciata la propria morte imminente.
E dopo un'allegra notte di sonno stranamente profondo e un pranzo luculliano, si parte per Milano. E una volta arrivate ( tra lunghissime pause e gianna e de gregori) ci accoglie la grandine, ma una roba seria, da far accavallare i macchinoni sotto il cavalcavia, e in queste condizioni apocalittiche non c'erano certo panchine addobbate con sorridenti fidanzatini.
Bene bene, proprio una simpatica domenica, che viene da un simpatico sabato e che speriamo porti ad un simpatico lunedì, pieno di cinghiali interessati solo a motorini e cappellini.

Ora c'è il dottor gregorio casa.

a presto, w la grandine w la ghisa e la salmonella

CHE MONDO SAREBBE SENZA SALMONELLA?

L'annoso problema della sperequazione della Salmonella. Trovo scandaloso il fatto che al giorno d'oggi ci siano bambini che non possano mangiare cibi contaminati dalla salmonella. Perchè la S. non si trova ancora ovunque, dobbiamo considerarla dunque un bene di lusso?!?
Con sommo sdegno vi chiedo di perorare la mia causa.


PIù SALMONELLA PER TUTTI

giovedì 13 marzo 2008

un minuto di silenzio

è abbastanza divertente..

Verso in uno stato psico-fisico quantomeno ridicolo e imbarazzante, quasi alla deriva,quasi.
Basti pensare che in quella fogna della mia testa è balenato il pensiero di pubblicare il testo di "your song" di Elton John. Ecco. Questo era un pensiero malsano, finalmente la funzione autocensura si è attivata in me. Certo, essendo una funzione neonata non è che sia ancora ben rodata, anzi, è un po un preservativo rotto, tant'è. Spero comunque di migliorarla al più presto, in modo da non rovinare irreversibilmente rapporti neonati o futuri.

Per ora non riesco a dormire, è presto lo so, ma ora invece di sublimare la mia insonnia solamente in arte, batterò la via della bloggeraggine. Tzè, mi evolvo in un blog. Questo blog si prospetta una bella cosa. Fabrizio diceva:"e come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno, come le rose". Ecco, questa frangia di internet è sicuramente una bella cosa, in quanto mia, però non è una rosa. E questi saranno un po problemi vostri(si vostri, non è più un voi ipo(pa)tetico, so di avere dei visitatori, uhm).
Dunque non una rosa, piuttosto una tamerice, arbusto tanto bello e semplice, quanto letterariamente elevato. Vedi Virgilio, e Pascoli, che le usa per riferirsi alle cose semplici, ma non banali. Perchè è così, marinaretti miei, io sono leggera, ma non superficiale, e aborro la banalità, in cui spero di non scadere mai, anche se ogni poco capita, purtroppo.
Ma con questo cosa voglio dire?
Non ne ho idea, ma questo non è mai stato un problema.
Non è che tutto debba avere un senso logico, e sia mai!

vabbè va, vado a buttare giù qualche idea, e se il tutto sfociasse in un vicolo cieco, beh, ho sempre il MIO blog.

ciao pulci

mercoledì 12 marzo 2008

Il cobra non è un serpente


Eccomi, sono qui per illuminarvi, miei cari navigatori.
Sia che solchiate la rete con un Titanic dal lieto fine, o che giochiate a dadi su una nave fantasma, siete i benvenuti.
Non dormo, veglio su di voi, e quella è la posizione migliore in cui farlo;
è primavera, i bocciuoli si schiudono, i figliuoli si svegliano dal letargo, e i miei ormuoni ricominciano a destarsi.. oh, che bello sentirsi così vivi, proprio così, non vivi a caso, vivi così.
Speriamo che i figliuoli si sveglino in fretta dal letargo, altrimenti il mio cuore continuerà a battere a senso unico, in direzione ostinata e contraria..

fra poco vi racconterò la storia della mia vita, lo so che volete sentirla, lo so, e non ho aperto un blog solo per creare un'appendice alla mia logorrea acuta e spongiforme bovina, è puro altruismo.

nel frattempo ringrazio silvia per il supporto tecnologico-morale, ella ha contribuito a dare il via a questa cosa, e mo' so cazzi..

ciao cessi, vi amo già(continuo a parlare da sola vero?)(il rivolgermi a un voi ipotetico rimmarrà un voi ipotetico?)(non è già un voi patetico?)(mi visiterà mai qualcuno?)(un buono psichiatra?)(aaaaaaaaaaaaaaaa, dolce delirio)

AMEN